Spagna-Italia: la storia infinita - Ufficio Stampa 360°

Spagna-Italia: la storia infinita

L’Italia vede la finale, ma di mezzo c’è la Spagna. –

Logo Confederations CupBrazil 2013 FifaDeja vu. Già, è proprio questa la sensazione di fronte a questa semifinale di Confederations Cup in Brasile, che vede, stasera a Fortaleza, sfidarsi Spagna e Italia. Già, sempre loro, i campioni e i vicecampioni d’Europa, verdetto raggiunto l’anno scorso dopo la disfatta di Kiev. Verdetto che è stato riconfermato anche nel 2013, questa volta dai più giovani, affrontatisi nel campionato europeo U21 in Israele, che si è appena concluso.
Proprio i giovani possono essere d’esempio su come affrontare gli spagnoli, a viso aperto e senza paura di giocarsela fino alla fine; infatti, loro, alla fine hanno dovuto cedere, inchinandosi alla superiorità tecnica e la maggiore esperienza internazionale dei coetanei iberici, tuttavia hanno mostrato quel carattere e quello spirito di squadra che stasera dovrà essere proprio della nazionale maggiore.
Già proprio lo spirito di squadra, il gruppo, che si è visto a sprazzi nella partita contro il Brasile e che giocherà un ruolo fondamentale stasera, assumendo un’importanza ancora maggiore per via dell’assenza di Balotelli, ritiratosi anzitempo dalla competizione . L’attaccante milanista in queste partite giocate è stato il catalizzatore di gioco della nazionale e Cesare Prandelli, dovendo rinunciare a lui, ha previsto un ulteriore cambio di modulo, guarda un po’,  per esaltare il gruppo.
La Spagna di Del Bosque, invece, che del gruppo ha fatto ormai da molto tempo l’asse portante della sua squadra, affronterà l’Italia con tutti i pronostici favorevoli -anche questo qualcosa di già visto-, cercando di riproporre le ultime buone prestazioni viste contro gli Azzurri. L’Italia, dunque, può solo aggrapparsi al ricordo di quel 1-1 strappato durante la fase a gironi sempre dello scorso europeo in Polonia e Ucraina e sperare che proprio questa sia, finalmente, la volta buona.